domenica 26 febbraio 2012

UN ALTRO MORTO DELLE CAMERE DI SICUREZZA: I POLIZIOTTI DI FIRENZE SONO DAVVERO STUFI

 Segreteria Provinciale SAP di Firenze
     “Orgogliosi di essere SAP!”



Firenze, 25 gennaio 2012 - Dopo le innumerevoli polemiche che avevano fatto seguito al varo del decreto “svuota carceri”, a seguito del quale avevamo espresso la nostra presa di posizione (“il SAP non ci sta!”), dobbiamo constatare con grande rammarico l’ennesimo grave e triste episodio avvenuto nelle celle di sicurezza della Questura di Firenze, dove un persona in stato di arresto è morta a causa di un malore. Si chiamava Rami Chaban ed aveva 26 anni, marocchino, ed è morto nella mattinata del 25 febbraio mentre era custodito dentro una delle camere di sicurezza della Questura di Firenze. Il giovane Rami era stato arrestato la notte tra 24 e 25 febbraio dalla Polizia Ferroviaria di Santa Maria Novella, in quanto resosi responsabile dei reati di rapina, lesioni aggravate e tentata violenza sessuale ai danni di una donna. Chaban è poi stato trasportato presso le camere di sicurezza della Questura. Nella tarda mattinata del 25 febbraio il marocchino – da quel che risulta – ha avuto problemi di respirazione. Immediato l’intervento dei colleghi, del 118 e dell’ambulanza, ma il cuore del 26enne purtroppo non batteva più.
Questo triste avvenimento ci fa ricordare che anche lo scorso 28 gennaio un altro arrestato è morto nelle camere di sicurezza della Questura di Firenze, seppure in circostanze del tutto diverse. Ricordiamo infatti che la vittima si suicidò impiccandosi con una striscia di una coperta legata al collo e fissata alla grata della porta blindata. Soltanto dopo questo episodio sono stati incrementati i controlli nelle celle di sicurezza ed è proprio durante uno di questi controlli che gli Agenti della Polfer si sono accorti che Rami Chaban stava molto male. Si tratta quindi del secondo episodio che nel giro di due mesi porta alla cronaca nera la Questura di Firenze. Il SAP ribadisce ancora una volta la propria posizione in merito alle celle di sicurezza, l’inidoneità della struttura che non permette di assolvere correttamente al trattenimento dei custoditi, con la conseguente difficoltà da parte degli Operatori di Polizia di poter assicurare l’integrità fisica delle persone ivi condotte. La normativa sulle camere di sicurezza è sbagliata e di questo se ne assume la responsabilità il Ministro della Giustizia. Per quel che riguarda Firenze, torniamo a ribadire che le camere di sicurezza non sono adeguate, che i poliziotti non possono improvvisarsi medici e che in un carcere gli stessi fermati avrebbero più tutele e garanzie.
I poliziotti non possono essere caricati di responsabilità che non competono e per questo il SAP chiede al signor Questore una presa di posizione chiara e netta in difesa del personale. Chiediamo soprattutto al signor Questore, visto che siamo già al secondo morto nelle camere di sicurezza in poche settimane dall’avvio della legge, di attivarsi col Superiore Ministero affinché le celle siamo almeno adeguate, così come avvenuto in altre città italiane.
                         
LA SEGRETERIA PROVINCIALE SAP

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