Cari colleghi,
a poco più di un mese dalla mia
elezione a Segretario Provinciale, mi preme scrivere questa lettera per ringraziare
Voi tutti per la fiducia che mi avete sempre accordato da quando ho iniziato
la mia avventura all’interno del
sindacato.
Ricordo ancora quando l’amico e
collega Francesco BARTOLOMEO, mi propose di entrare a far parte della Dirigenza
della Segreteria di Sezione come delegato di base. Solo pochi anni sono
trascorsi da allora ed ora mi ritrovo a guidare questo grande Sindacato nella
Provincia di Firenze. E’ un ruolo che mi riempie di orgoglio e responsabilità.
Questo vuol dire che l’impegno profuso sino ad ora e la volontà di fare bene
sono stati apprezzati, ed è per questo che spero vivamente di assolvere nel
miglior modo possibile a tale incarico, grazie anche e soprattutto alla
vicinanza di un Consiglio Provinciale composto da persone esperte e da Voi
tutti che giornalmente mi fornite spunti per poter svolgere la mia attività.
Quando mi sono arruolato nella Polizia
di Stato, l’idea che Noi giovani allievi agenti avevamo del sindacato, era
molto lontana dalla realtà: credevamo che il sindacalista bravo fosse colui che
urla…, questiona…, polemizza…. Con
il trascorrere del tempo, maturando esperienze sia professionali che sindacali,
ho imparato a pensare, secondo il mio modestissimo parere, che fare un buon
sindacato vuol dire SAPER ESSERE E SAPER FARE, questo significa certamente contestare
le violazioni contrattuali, ma anche collaborare con l‘Amministrazione proponendo
soluzioni utili affinché ognuno di Noi possa svolgere nel miglior modo
possibile il lavoro di Poliziotto.
La mia idea, è quella di un sindacato
propositivo che si concretizzi attraverso servizi ed offerte, nonché attività
sociali che coinvolgano tutti i colleghi. Inoltre, mi preme sottolineare che
chiunque busserà alla porta di questo sindacato, riceverà ascolto ed assistenza,
perché è nostra volontà quella di operare per tutti, offrendo quindi un
supporto completo.
E’ questa dunque, la strada maestra
che insieme ai colleghi di Segreteria ed al Consiglio abbiamo deciso di intraprendere:
non solo parole ma fatti concreti.
Forse la mia è soltanto un’idea, ma certamente
il mio operato avrà come obiettivo il rispetto di questi ideali ed ogni mia
decisione verterà su una regola che non è scritta in nessun contratto ma che dovrebbe
sempre essere rispettata: quella del buon senso.
Concludo con una citazione:
L‘applicazione rigorosa della norma a volte può essere la peggiore
delle ingiustizie (Terenzio).
Un saluto
Antonio BALDO