ALL’ATTENZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE NICOLA TANZI
e per conoscenza al
Portavoce Nazionale Massimo Montebove
Caro
Segretario,
ti
segnalo la situazione che ad oggi si trovano a vivere i Poliziotti della Polfer
fiorentina. Una situazione che so esistere in vari Uffici italiani della
Specialità. Ormai, purtroppo, il Dirigente del
Compartimento Polfer deve concordare con i dirigenti delle ferrovie i luoghi della
stazione da vigilare ed il modo in cui farlo. Si sta profilando un
pericoloso slittamento che almeno come principio, avvicina il ruolo della
Polizia nelle stazioni ferroviarie a quello di Guardie Giurate, ove gli agenti
percepiscono le indennità per il servizio svolto solo se ricorrono determinate
condizioni stabilite unilateralmente da una società per azioni pubblica quale
Trenitalia..
Un altro problema è quello concerne i servizi di
scorta a bordo di treni che, per diversi
motivi, sono ritenuti a rischio. Sino all’entrata in vigore della nuova convenzione,
i treni da vigilare erano scelti in totale autonomia dai dirigenti di polizia
in base alle esigenze di sicurezza, mentre adesso la decisione spetta ad un
Comitato Territoriale di cui fanno parte non solo dirigenti di polizia ma anche
i responsabili di Protezione Aziendale.
In
parole povere, da oggi sarà il Comitato a decidere i servizi che dovranno
essere svolti dalla Polizia Ferroviaria. Per fare un esempio, se il comitato
individuerà 10 treni «critici» e la polizia li scorterà tutti, gli agenti
percepiranno un'indennità pari a 3,5 o 6 euro. Se invece fossero scortati 8
treni «critici» e due ordinari, l'indennità ottenuta sarà quella di base, cioè
1,22 euro.
Non tralasciamo un’altra incresciosa questione: al
personale che effettua servizio di Polizia Giudiziaria e Amministrativa, viene
pagata un’indennità di vigilanza solo per il servizio effettuato nello scalo
ferroviario ed è richiesto un minimo di 6 ore. Al di sotto di tale arco
temporale non viene erogato alcun corrispettivo, pur essendo stato svolto il
servizio. Paradossalmente, anche per il successivo lavoro burocratico che
concerne la redazione degli atti, non viene più percepita alcuna indennità.
Recentemente inoltre, è stato istituito un servizio giornaliero dedicato alla
prevenzione degli episodi di
sciacallaggio nelle piattaforme Alta Velocità durante le soste dei treni.
Il problema non è
la collaborazione e lo scambio di informazioni, ma la subordinazione
totale delle forze di polizia a ragioni
di carattere aziendale. Per quale motivo, ad esempio, si devono privilegiare i
treni dell'Alta Velocità a discapito di
molti treni regionali che potrebbero
essere comunque a rischio ed esposti ad atti delinquenziali, ribadendo il
principio che un cliente Alta Velocità e uguale al cliente che viaggia in
regionale?
Caro
Nicola, pur consapevole del periodo di
difficoltà che stiamo vivendo, ti chiedo la cortesia di valutare un intervento
presso il Dipartimento per dare un segnale importante ai nostri colleghi.
Un caro saluto.
Firenze,
6 giugno 2013
Antonio
Baldo
Segretario
Provinciale SAP Firenze