mercoledì 3 ottobre 2012

Polfer Firenze:La Segreteria Nazionale scrive al Dipartimento



 



AL MINISTERO DELL'INTERNO
UFFICIO PER L'AMMINISTRAZIONE GENERALE DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI
ROMA

OGGETTO: Settore Operativo Polfer Firenze S. M. Novella. Sicurezza ed Igiene sul luogo di lavoro.
Segnalazione e Richiesta di intervento urgente.-

La Segreteria Provinciale SAP di Firenze ha segnalato a questa Segreteria Generale i gravi disagi che oggi si trovano a dover affrontare i colleghi della Polizia Ferroviaria di Firenze che prestano servizio presso il Settore Operativo di S.M. Novella.
E’ necessario premettere che all’inizio di quest’anno, su richiesta delle Ferrovie dello Stato, il Reparto Operativo è stato collocato nei locali antistanti il binario 12 dello scalo ferroviario di Firenze SMN, più precisamente tra il salone biglietteria e la galleria gommata.
La nuova ubicazione consta di una sola stanza di circa 24 (ventiquattro) metri quadrati, ove quotidianamente operano h24 circa 8/9 operatori per turno.
Lo stesso Ufficio assolve alla funzione di
Ufficio Denunce,Ufficio Relazione con il pubblico e Sala transito fermati. Nei locali ove lo stesso ufficio trovasi attualmente ubicato transita quotidianamente un elevato numero di persone, per cui sovente privato cittadino e fermato/arrestato si trovano a condividere lo stesso spazio in dispregio alle elementari norme di sicurezza e riservatezza.
Difatti, detto Ufficio, denominato "punto di visibilità", dispone di due sole scrivanie utilizzate, l’una, per la produzione e conservazione di tutto il carteggio burocratico amministrativo e giudiziario inerente l’attività di servizio, l’altra per ospitare il computer ed accessori telematici.
Il locale, oltre ad essere luogo di lavoro degli gli operatori, è preposto anche alla ricezione di denunce nonché al transito per le persone che sono poste in stato di fermo e/o di arresto, per cui quelle due scrivanie vengono utilizzate anche per la trattazione dei fermati e/o arrestati, per appoggiare, in caso di perquisizione personale, i loro effetti personali, spesso sporchi e maleodoranti stante che il più delle volte le persone fermate, sono disagiate e psicologicamente labili, affette da infezioni e malattie ed igienicamente non curate. 
Mobilio a parte, è del tutto inaccettabile che nella stessa stanza si possano trovare contemporaneamente e fisicamente vicine, persone in stato di fermo e/o di arresto e liberi cittadini che ivi si rivolgono per un qualsiasi motivo. Detta situazione comporta un pericolo concreto per l’integrità fisica e morale dei normali utenti dell’ufficio, ed una evidente lesione del diritto alla
riservatezza tanto dei dati sensibili del privato cittadino quanto dei dati relativi alla attività di prevenzione e repressione trasmessi dagli apparati radio; difatti, come riferito a questa Segreteria Generale, succede spesso che privati cittadini, che si trovano all’interno dell’Ufficio per una semplice compilazione del modulo per la dichiarazione di smarrimento, ascoltino involontariamente le comunicazioni radio, il cui apparato risulta posizionato vicino una delle scrivanie citate. La stanza, come detto, è adibita anche a sala di transito dei fermati e/o arrestati e consta di un piccolo spazio (di due metri per uno circa) senza porta, destinato alla permanenza per il tempo strettamente necessario ai primi immediati accertamenti da parte degli Operatori in servizio nei confronti di dette persone, che, nella maggior parte dei casi, sono maleodoranti ed igienicamente trasandate ed affette a volte da patologie infettive: ebbene, sin dal giorno dell’apertura del nuovo Ufficio detto spazio
non è mai stato disinfettato, con grave evidente pericolo per l’operatore.
Per ultimo, ma non certo per importanza, è doveroso segnalare la mancanza all’interno ed all’esterno del locale in argomento dei necessari strumenti di sicurezza sotto il profilo logistico-strutturale.
Il locale in argomento è munito di una vetrata (adiacente alla biglietteria e che affaccia al centro della stazione)
antisfondamento e non blindata ricoperta da una pellicola opaca che non consente la necessaria visione dall’interno all’esterno; lo stesso è assolutamente privo di un sistema di video-sorveglianza interno per il controllo perimetrale esterno necessario per prevenire la consumazione di fatti delittuosi. Ancora, il locale è dotato di
una sola uscita di sicurezza che, però, affaccia direttamente sul salone biglietteria ove si formano lunghissime code di passeggeri; circostanza questa che renderebbe estremamente difficile e pericolosa qualsivoglia azione degli operatori che, per estrema necessità, dovessero abbandonare il locale. All’interno del locale, poi,
non vi è un adeguato sistema di impianto elettrico; difatti i cavi elettrici di computer, monitor, stampante etc. sono sparsi sul pavimento e collegati provvisoriamente alle prese a muro attraverso prese multiple ( c.d. ciabatta). A tanto si va ad aggiungere la presenza, all’interno del locale, di una stampante, oggi fuori uso, posta a stretto contatto con gli operatori e, perciò, dannosissima per la loro salite; ed ancora, un sistema di impianto di raffreddamento che è talmente vetusto nei materiali e nel funzionamento da cadere a pezzi. I fatti in narrativa esposti, doverosamente segnalati dalla struttura provinciale di questa O.S. sono da sé eloquenti e non necessitano di ulteriore commento.
Si chiede pertanto, un urgente incisivo intervento di codesto Ufficio finalizzato ad individuare le necessarie ed opportune soluzioni alle problematiche su esposte, nonché ad eliminare, da subito, ogni qualsivoglia fonte di pericolo per la salute degli operatori e dei privati cittadini e per la salvaguardia della dignità personale di questi ultimi.
In attesa di cortese ed urgente riscontro, si inviano distinti saluti.
Il Segretario Generale
- Nicola Tanzi –

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