Egregio
Dottor De Pascale,
il SAP da diversi mesi sostiene le proprie
tesi, al fine di poter, anche in seno all’VIII Reparto Mobile come già avviene in molti altri
Reparti della Polizia di Stato, giungere ad un protocollo di intesa finalizzato
all’adozione dei coefficienti di performance, risultato questo che garantirebbe
un’equa distribuzione dei carichi di
lavoro, e di conseguenza dei
proventi provenienti dallo stesso, così permettendo il recupero psico-fisico, senza trascurare infine che l’adozione dei
coefficienti di impiego rappresenterebbe sicuro indice di trasparenza ed imparzialità.
Quanto
sopra premesso,si riporta di seguito la nostra proposta concreta per l’adozione
di detti coefficienti:
Coefficiente d’Impiego
Il
coefficiente d’impiego deve essere calcolato sul numero effettivo delle giornate
di presenza, riferite all’anno in corso, inserendo valida come presenza, oltre
il regolare turno di servizio, solamente il Riposo Settimanale; non vanno
considerati giorni di effettiva presenza i riposi compensativi, l’assenza per donazione sangue,
il riposo turno e qualsivoglia altra forma di congedo straordinario, aspettativa,
astensione, permessi, distacchi e congedi.
Il
calcolo dovrà considerare come coefficiente, il risultato dato, dal prodotto
del numero dei servizi di O.P. (differenziandoli per tipo) per il rispettivo
valore attribuito, moltiplicato ancora il numero di ore di straordinario per il
rispettivo valore attribuito, il tutto fratto il numero dei giorni effettivi di
presenza lavoro (vedasi esempio 1).
Il
valore di coefficiente così ottenuto servirà a stilare una graduatoria da cui
attingere per i successivi servizi che saranno predisposti.
Il
personale che da detto calcolo risulterà avere il coefficiente più basso sarà
quello che avrà priorità ad essere impiegato nel prossimo servizio di O.P. ed
ovviamente in quello maggiormente remunerato.
Il coefficiente cosi determinato dovrà
essere esposto con cadenza quindicennale all’albo del Reparto considerando che
non vi è alcuna forma di violazione della privacy essendo lo stesso un numero
percentuale che non fa trasparire alcuna informazione personale.
Esempio1:
Ad
ogni tipologia di servizio verrà dato un valore, che sarà la n* parte del
valore di riferimento e cioè il 26, equivalente al valore lordo in euro del
servizio di O.P. con pernotto che è quello maggiormente remunerato, cosi
avremo:
O.P.S.= O.P. in sede: valore € 13 lordi equivalenti alla metà del valore di
riferimento quindi 1/2=0,5 che sarà
il nostro valore per l’O.P. in sede.
O.P.F.S= O.P. fuori sede senza pernotto: valore € 18,20, equivalente a 0,7 rispetto al valore di riferimento,
per cui un solo O.P. fuori sede varrà meno di uno con pernotto mentre 2 servizi
fuori sede avranno un valore superiore a
quello di riferimento.
O.P.
C. P= O.P. fuori sede con pernotto: valore €
26 lordi, dato che è indice di riferimento non potrà che valere 1.
Straordinari: visto che vi sono tre valori
diversi e cioè: ordinario, festivo/notturno e notturno festivo, è stato
considerato come valore medio quello di 8€ lordi, con coefficiente pari a 0,31; per cui per lo stesso principio
su riportato serviranno x ore di lavoro per raggiungere il valore di
riferimento.
Legenda:
O.P. in sede=0,5; O.P. fuori sede
senza pernotto=0,7; O.P. fuori sede
con pernotto=1; Straordinari=0,31.
LA
FORMULA
(n°
O.P.S. x 0,5) x (n° O.P.F.S. x 0,7) x (n° O.P. C. P. x 1) x (straordinari x 0,31)
__________________________________________________________________
= coefficiente
Giornate effettive di presenza
Esempio:
Lavoratore A: su 10 giorni lavorati sarà stato
impiegato in: 3 O.P. in sede, 5 fuori sede ed avrà accumulato 20 ore di
straordinario, quindi avremo:
(3 x 0,5) x (5x0,7) x (20x0,31)
_________________________ = 3,255
10
Lavoratore B: su 10 giornate lavorate sarà stato
impiegato in: 1 servizio in sede, 3 fuori sede e 4 F.S. con pernotto
accumulando 30 ore di straordinario, quindi avremo:
(1 x 0,5) x (3x0,7) x (4 x1) x (30
x0,31)
_________________________________
= 3,906
10
Lavoratore C: su 20 giornate lavorate sarà stato
impiegato in: 2 servizi in sede, 3 fuori sede e 9 F.S. con pernotto accumulando
50 ore di straordinario, quindi avremo:
(2 x 0,5) x (3x0,7) x (9x1) x
(50x0,31)
________________________________
=14,64
20
Come
si evince dai tre esempi sopra riportati, il dipendente C che oggettivamente è stato impiegato per il periodo di tempo più lungo (20giorni), che ha
svolto tra le tre tipologie di servizio quello più remunerato (9 O.P. con pernotto) e che il più delle volte
comporta anche un maggior numero di ore di straordinario,
alla fine dei conti sarà quello che avrà in coefficiente più alto e per tanto
dovrà andare n fondo alla lista dei dipendenti disponibili, alle spalle
rispettivamente di B con
coefficiente 3,906 e prima ancora di A con coefficiente 3,255.
Appare
evidente che eventuali correzioni sono apportabili, al fine di rendere tale
modello quanto più performante e confacente con le necessità di codesto Reparto
Mobile, pertanto la invito a convocare un tavolo di confronto con le OO.SS. al
fine di poter apportare eventuali modifiche al programma elaborato dal SAP per
il calcolo del coefficiente.
Certo
di aver fornito un valido strumento per
garantire efficienza e rapidità nell’individuazione del personale da impiegare
ed al contempo una equa ripartizione dei carichi di lavoro, in attesa di una
Sua determinazione in merito colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
In
allegato il programma “Coefficienti”
in formato excel.
Il Segretario Provinciale
Antonio BALDO
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