Al
Signor Dirigente VIII Reparto Mobile
Firenze
Alla Segreteria
Generale SAP Roma
Oggetto: Misure
volte alla tutela igienico–sanitaria del personale dell’VIII Reparto
Mobile Firenze.
La
presente nota al fine di sottolineare una spinosa questione, sinora mai
affrontata in maniera seria e coscienziosa, vale a dire la tutela in ambito
igienico-sanitario per gli operatori dell’ VIII
Reparto Mobile.
Facciamo riferimento alll’emergenza immigrazione che
ha colpito ed interessa quotidianamente i territori Siciliani, e che vede un
costante impiego degli uomini dell’ VIII Reparto Mobile di Firenze.
Il SAP intende portare l’attenzione sui fattori di
rischio ai quali gli Agenti impiegati sono inevitabilmente esposti. E’ di pochi
giorni fa la notizia, confermata dalla protezione civile, di alcuni casi di
immigrati affetti da TBC e registrati nella città di Agrigento. Questa
patologia, in aggiunta ad altre malattie che risultavano essere state debellate
nel vecchio continente (SCABBIA, MENINGITE), si sta riproponendo con una
preoccupante frequenza, generata proprio dagli elevati flussi migratori, per
non parlare poi della possibilità che giunga in Europa anche il letale virus
dell’EBOLA .
Da informazioni raccolte da questa O.S., risulta che le
uniche misure preventive e di presidio medico adottate dalla Direzione, si
limiterebbero alla sola fornitura di guanti e mascherine monouso prive di
visiera (anche gli occhi possono essere veicolo di contagio).
Considerando che a seguito delle operazioni di sbarco dei
migranti giunti sulla terra ferma e ad un sommario controllo sanitario, ove venga
effettuato, tali persone vengono successivamente seguite da operatori della
P.S. che nella maggior parte dei casi sono rappresentati proprio dal personale
del Reparto Mobile, ci si chiede “come sia possibile non avere alcun contatto
fisico???
Ricordando a noi stessi che il Testo Unico in materia di tutela della salute
e della sicurezza, fa ricadere in capo al datore di lavoro la responsabilità
sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, ci si chiede altresì se la
Direzione intenda affrontare seriamente, con un’adeguata profilassi, una
questione le cui ricadute andrebbero a toccare anche la sfera più intima e
personale che è la famiglia di ogni operatore.
Si sollecita una urgente e concreta risposta,
significando che i competenti uffici del Dipartimento della P.S. saranno
interessati per il tramite della Segreteria Generale.
Cordialmente.
Il Segretario Provinciale
Antonio BALDO