sabato 22 settembre 2012

L' Editoriale di Nicola TANZI




                         FLOP


L'incontro a Palazzo Chigi con i ministri Fornero, Cancellieri, Severino e Di Paola è stato deludente, un vero e proprio flop, non possiamo nascondercelo. La folta delegazione governativa - della quale facevano parte anche il Sottosegretario di Stato Catricalà e il Sottosegretario all'Interno De Stefano - non ci ha convinto sul piano del metodo, ma soprattutto del merito. Per quel che riguarda il metodo, siamo sempre più persuasi dall'idea che la frammentazione della rappresentanza sindacale e la problematica delle diverse esigenze dei Comparti Sicurezza e Difesa siano nodi da sciogliere al più presto, se si vogliono rendere questi incontri davvero utili e fattivi. Sul piano del merito, il ministro Fornero - che ha guidato i lavori - ha da un lato riconosciuto l'esigenza di tutelare e riconoscere la Specificità della professione, dall'altro però non ha fatto alcun passo avanti rispetto alla bozza di Regolamento pensionistico dei mesi scorsi. Le uniche piccole, annunciate novità attengono la previsione dei 62 anni per la pensione di vecchiaia (più aspettativa di vita) che varranno a regime per i Ruoli Agenti-Assistenti, Sovrintendenti e Ispettori; l'altra novità riguarda, sempre a regime, il fatto che da 59 anni in poi non ci saranno penalizzazioni per andare in pensione, soddisfatti ovviamente i requisiti contributivi. Per il resto, il Governo non ha fornito risposte sulla questione dei cinque anni di riscatto - per noi fondamentale - e sul fatto che, a nostro avviso, l'armonizzazione del sistema pensionistico dev'essere preceduta dal Riordino delle carriere (il cui Tavolo è stato attivato presso il nostro Dipartimento) e dall'avvio della previdenza complementare.Per quel che concerne i cinque anni, inoltre, l'obiettivo del Sindacato Autonomo di Polizia è puntare su una contribuzione effettiva, fondamentale per i giovani la cui pensione sarà calcolata col sistema contributivo.Nei prossimi giorni riceveremo ufficialmente le proposte dell'Esecutivo e le valuteremo. Se terranno conto delle nostre richieste, allora potremo tornare a trattare. Se invece si profileranno ipotesi penalizzanti per i colleghi, che non tengono conto in alcun modo della Specificità, la reazione del SAP non si farà attendere e ci avvieremo, ancora una volta, verso una grandissima mobilitazione. Perchè sui diritti dei colleghi non si transige.
Orgogliosi di essere SAP!

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